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Fitofarmaci e trattamenti su vigneto

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  • bieler
    ha risposto
    Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
    Ciao e un buon 2011 anche a te.
    Il prodotto Mancozeb è stato riclassificato, da Xi è diventato Xn per tutti i prodotti che contengono una percentuale di Mancozeb superiore al 5%(praticamente tutti),anche quelli a due o tre vie che hanno il Mancozeb come prodotto di copertura nella miscela.Mantengono la sigla Xi,quindi acquistabili senza patentino, i prodotti che hanno una percentuale di Mancozeb dell'1%.
    In sostituzione del Mancozeb si possono usare senza patentino,almeno fino ad oggi:
    il Metiram;
    i prodotti a base di Rame;
    Cyazofamid agisce come i fungicidi Qol(analoghi delle Strobilurine),interferendo sulla catena respiratoria,ma in una posizione diversa perciò viene detto Qil e non presenta resistenza incrociata con i Qol ha un ottima affinità con le cere e resiste bene al dilavamento è indicato per trattamenti nel periodo intorno alla fioritura o appena seguenti;
    Zoxamide in miscela con rame perché quello col Mancozeb richiede il patentino, anche questo ha un'elevata affinità con le cere cuticolari con buona resistenza al dilavamento;
    il Fluopicolide attività translaminare, buona persistenza,è abbinato in miscela col Fosetyl quindi dotato di una elevata sistemia;
    Dimethomorph o da solo oppure abbinato col rame,azione citotropica-traslaminare,da utilizzare preferibilmente come preventivo anche se distribuito entro le 48 ore da un evento infettivo riesce a bloccare lo sviluppo dell'infezione,oppure quando si manifestano le macchie d'olio impedisce la sporulazione del fungo;
    Iprovalicarb in miscela col rame,oppure con il tre vie insieme al Fenamidone e al Fosetyl,da utilizzare in epoca fioritura,perché agisce bene con la vegetazione in attiva crescita;
    Fenamidone insieme col Fosetyl oppure il tre vie come sopra.
    Mandipromanid abbinato col rame,attività translaminare si può utilizzare nel periodo che va da fine fioritura fino alla pre-chiusura grappolo.
    Probabilmente ve ne sono altri che in questo momento mi sfuggono,l'importante è alternare i vari principi attivi per evitare fenomeni di resistenza, e anche scegliere il prodotto più appropriato in ogni diversa situazione climatica.

    Ciao Roberto.
    Ciao Roberto, avrei un'informazione da chiederti: Sono riuscito ad acquistare un prodotto a base di mancozeb (nome commerciale aspor) però leggendo il finale del tuo post, mi è sorto un dubbio. Siccome sono due anni che prima della fioritura uso il Carlit (mancozeb + fosetil al.) forse farei bene a cambiare il principio attivo. Ora, nonostante le ricerche su internet e richieste al consorzio agrario della zona, non sono riuscito a capire quale di quelli da te elencati può essere usato prima della fioritura.
    Un'altra cosa: Ho letto che lo zoxamide è molto valido per combattere anche la peronospora larvata, fino in prossimità dell'invaiatura. E' vero?
    Grazie.
    Ciao.

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  • Alle
    ha risposto
    Originalmente inviato da alberto51966 Visualizza messaggio
    Attento ad utilizzare troppo presto il rame, potresti rischiare di "scottare" le foglie e gli acini; nel primo caso ridurrai la capacità fotosintetica delle foglie e nel caso degli acini potresti creare delle microlesioni all'epidermide dove potrebbe " intrufolarsi" la botrite
    Dopo 5 anni di biologico penso che il rame ormai non abbia più segreti per me

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  • alberto51966
    ha risposto
    Originalmente inviato da Alle Visualizza messaggio
    La mia linea di difesa dopo aver consultato il tecnico di cantina e il forum a grandi linee è questa:
    fino a pre-fioritura Forum+Prosper
    pre-fioritura-alegagione Melody Compact+Zolfo
    da allegagione in poi Rame+Zolfo o Tebuconalazato a seconda della stagione visto che l'oidio è uscito a metà luglio
    Attento ad utilizzare troppo presto il rame, potresti rischiare di "scottare" le foglie e gli acini; nel primo caso ridurrai la capacità fotosintetica delle foglie e nel caso degli acini potresti creare delle microlesioni all'epidermide dove potrebbe " intrufolarsi" la botrite

    Lascia un commento:


  • pierrpes
    ha risposto
    I sali di rame sono diversi ed hanno una percentuale di rame non uniforme, quindi è normale questa difformità.
    Vado controcorrente,secondo me è più probabile un errore di utilizzo dei prodotti,che una risposta non positiva dei prodotti stessi,cioè i prodotti vanno usati quando è il momento giusto per trattare, se si anticipa o si ritarda questo momento, è normale che il risultato non sia soddisfacente...poi è importante una taratura perfetta della macchina per evitare perdite di prodotto,una bassa pressione d'esercizio per evitare il fenomeno della deriva...alcuni tecnici sostengono che il risultato negativo di un trattamento per l'80% dipende dall'operatore e dall'atomizzatore, e solo il 20% dal prodotto,e di questo 20%, il 50% dipende dalla scelta errata del posizionamento dell'intervento fitosanitario...
    Ciao Roberto.
    Ultima modifica di pierrpes; 23/02/2011, 12:41. Motivo: perfezionato messaggio

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  • Alle
    ha risposto
    Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
    Per la peronospora appena finisco di mettere ordine al materiale che ho raccolto, possiamo approfondire l'argomento,oltre che sulla biologia del fungo si può anche parlare delle caratteristiche dei vari principi attivi e l'epoca d'impiego ottimale di ogni singolo prodotto, questo se interessa e se anche i moderatori sono d'accordo...
    Ciao Roberto.
    E lo chiedi pure?? Certo che interessa e i moderatori sono d'accordo

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  • E355
    ha risposto
    Facendo i trattamenti col metodo Baldacci mi sono trovato bene per il passato, tuttavia nel 2010 avendo avuto degli inconvenienti causa dei prodotti poco affidabili, per quest'anno ho deciso di tornare ai metodi di trattamento che usava mio padre: cioè al solfato di rame.
    Ho notato che dei prodotti hanno volume diverso a parità di peso, quindi
    ritengo sia possibile la contraffazione.
    Il solfato di rame é in commercio in pietra, in scaglie, in acini ed in polvere.
    Ho acquistato quello in scaglie, e ritengo che la cosa più semplice per controllarne la bontà è conoscernere il peso originario.
    Resto sempre interessato all'alternativa al metodo Baldacci.

    Ciao Erasmo.

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  • pierrpes
    ha risposto
    A cosa ti serve sapere il peso specifico del rame? Il solfato di rame puro non è un agrofarmaco,è un fertilizzante...provo se ti interessa a controllare.
    Per la peronospora appena finisco di mettere ordine al materiale che ho raccolto, possiamo approfondire l'argomento,oltre che sulla biologia del fungo si può anche parlare delle caratteristiche dei vari principi attivi e l'epoca d'impiego ottimale di ogni singolo prodotto, questo se interessa e se anche i moderatori sono d'accordo...
    Ciao Roberto.

    Lascia un commento:


  • E355
    ha risposto
    Ciao a tutti!
    vorrei sapere qual è il peso specifico del solfato di rame in scaglie e della poltiglia bordolese al 20%.

    X Pierrpes
    Le tabelle di Goidanich le avevo trovate tempo fa, ma non ne avevo capito l'utilizzo. Invece adesso è tutto chiaro grazie alle tue spiegazioni sull'utilizzo delle stesse. Comunque se adesso il tempo lo permette possiamo approfondire la discussione che restò sospesa riguardo a come fare dei migliori trattamenti rigurado la peronospora.
    In attesa di una tua risposta ti ringrazio e ti saluto cordialmente.
    Erasmo

    Lascia un commento:


  • Alle
    ha risposto
    La mia linea di difesa dopo aver consultato il tecnico di cantina e il forum a grandi linee è questa:
    fino a pre-fioritura Forum+Prosper
    pre-fioritura-alegagione Melody Compact+Zolfo
    da allegagione in poi Rame+Zolfo o Tebuconalazato a seconda della stagione visto che l'oidio è uscito a metà luglio

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  • pierrpes
    ha risposto
    Il Curzate non è molto persistente, dopo 3-4 giorni perde la sua efficacia,inoltre nell'arco della stagione non si può utilizzare più di 2-3 volte...a priori è impossibile definire una strategia di lotta antiparassitaria,perché è difficile prevedere con un paio di mesi di anticipo l'andamento climatico dei mesi di aprile-maggio-giugno, i mesi critici per le malattie fungine della vite...in base alle caratteristiche della stagione si deciderà quale prodotto è preferibile utilizzare...
    una strategia possibile può essere quella di privilegiare l'inizio della difesa con prodotti di copertura tradizionali, eventualmente abbinati con Fosetyl per proteggere la vegetazione che si sviluppa dopo il trattamento,se la stagione decorre regolare si può arrivare fino al periodo pre-fioritura con questi prodotti,se invece la stagione decorre con periodi di piogge frequenti e abbondanti si possono usare miscele di prodotti con meccanismo diverso(Citotropici,Traslaminari,Sistemici),per evitare attacchi della peronospora sulla vegetazione,nel periodo della fioritura ci si cautela con un sistemico,poi dopo l'allegagione si possono utilizzare prodotti rameici da soli o abbinati con citotropico(es.Cimoxanil,Dimetomorph),in caso di periodi avversi...
    per l'oidio i prodotti vanno bene,ma eviterei ripetuti trattamenti con gli stessi prodotti,alterna questi prodotti con altri principi attivi antioidici per evitare la comparsa di ceppi resistenti,e inoltre devono avere uguale durata dei prodotti antiperonosporici per non rimanere senza copertura contro l'oidio per la minor durata del prodotto impiegato.
    Ciao Roberto.

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  • uvabonarda
    ha risposto
    grazie mille a tutti, vorrei chiedervi se in linea generale andrebbero bene questi prodotti: dal germogliamento alla fioritura PROSPER + CURZATE M, se piove molto aggiungo insieme anche il DIMETOMORF. (in unico trattamento)
    Dopo la fioritura RAME + CIMOXANIL ( Curzate m.) + Topas 10 ec. cadenza 10/15 gg.

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  • LorenzVigna
    ha risposto
    Originalmente inviato da uvabonarda Visualizza messaggio
    ciao ho un prodotto della compo Anticrittogamico PB 100g. composizione Mancozeb( 45g) Penconazolo( 1,6g) vorrei sapere se posso gia trattare adesso per pulire le viti da spore e oidio, oppure devo aspettare il risveglio vegetativo?
    Il mancozeb è un antiperonosporico, quindi non ha efficacia su oidio.
    Il penconazolo è uno degli IBE attivi su oidio.
    Le viti non sono "pulibili" da alcuna spora della peronospora, perché le oospore svernano per terra.
    Diverso il discorso per l'oidio, ma di sicuro non è il penconazolo il prodotto adatto. Io, piuttosto, aprirei la stagione dei trattamenti antioidici usando spiroxamina fin dal germogliamento per 2 trattamenti, proseguendo poi con zolfo.
    Trattare ora, secondo me, significa perdere tempo e buttare via il prodotto.
    Ciao!

    Lorenzo

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  • uvabonarda
    ha risposto
    ciao ho un prodotto della compo Anticrittogamico PB 100g. composizione Mancozeb( 45g) Penconazolo( 1,6g) vorrei sapere se posso gia trattare adesso per pulire le viti da spore e oidio, oppure devo aspettare il risveglio vegetativo?

    Lascia un commento:


  • uvabonarda
    ha risposto
    Anche io sono interessato a cosa usare come trattamenti, dato che l'anno scorso ho optato per il biologico, ma con scarsi risultati, anzi, dal mese di giugno a ottobre, un susseguirsi di attacchi di oidio, ma anche dalla cicalina. Quest'anno quindi vorrei partire con il piede giusto, e correggere fin da subito i trattamenti. Cosa mi consigliate in linea generale? Grazie

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  • Alle
    ha risposto
    Originalmente inviato da teone Visualizza messaggio
    Seguendo il forum giorno per giorno in base ai vari post dei numerosi frequentatori ,durante il periodo dei trattamenti ,ci si puo' rendere conto dei prodotti usati in varie zone d'italia da persone diverse in climi diversi . Era solo un modo per mettere un po' di ordine sul tema.
    Mettere ordine su questo tema è una cosa praticamente impossibile, troppe varianti quali: zona geografica, clima, stadio vegetativo, infezioni dell'anno precedente, ecc.
    Se ci spieghi un pò dove si trova la tua azienda, che tipo di clima hai e che problemi hai avuto l'anno scorso allora ti possiamo indirizzare su che prodotti acquistare poi per l'utilizzo bisogna valutare al momento del trattamento di cosa si ha bisogno.
    I trattamenti a calendario sono antieconomci e inquinanti

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  • LorenzVigna
    ha risposto
    Originalmente inviato da teone Visualizza messaggio
    ciao pierrpes , ti ringrazio della difesa d'ufficio , era proprio quello che intendevo

    x LorenzVigna
    se leggi bene quello che ho scritto non ho chiesto COME usare i prodotti bensi' COSA UTILIZZARE seguendo lo stato di avanzamento del vigneto . Non mi sembra di aver chiesto la luna
    Hai bisogno della difesa d'ufficio?
    Ad ogni buon conto, ben comprendi che il tuo messaggio si prestava a essere interpretato in varie accezioni.
    Lecito, mi pare, intenderlo male e porre una domanda (educatamente e senza alcuna "accusa" che necessitasse di "difesa").
    Lecito altrettanto spiegarsi meglio, dato anche il limite oggettivo che una comunicazione a mezzo monitor comporta.
    Comunque, la spiegazione di Roberto su ciò che intendevi era di per sé sufficiente.

    Lorenzo

    Lascia un commento:


  • teone
    ha risposto
    ciao pierrpes , ti ringrazio della difesa d'ufficio , era proprio quello che intendevo

    x LorenzVigna
    se leggi bene quello che ho scritto non ho chiesto COME usare i prodotti bensi' COSA UTILIZZARE seguendo lo stato di avanzamento del vigneto . Non mi sembra di aver chiesto la luna

    Seguendo il forum giorno per giorno in base ai vari post dei numerosi frequentatori ,durante il periodo dei trattamenti ,ci si puo' rendere conto dei prodotti usati in varie zone d'italia da persone diverse in climi diversi . Era solo un modo per mettere un po' di ordine sul tema.

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  • pierrpes
    ha risposto
    Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
    I trattamenti si fanno secondo bisogno (temperature, piogge, condizioni varie, ecc)...... non a calendario fisso!

    Lorenzo
    Secondo me intendeva dire,quali prodotti usare in riferimento allo stadio fenologico della vite,o meglio ancora, quali prodotti sono più indicati o i più performanti per le più svariate situazioni climatiche, tenendo come riferimento i diversi momenti di crescita della vite...

    Ciao Roberto.

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  • LorenzVigna
    ha risposto
    Originalmente inviato da teone Visualizza messaggio
    ciao pierrpes
    puoi postare sul forum un calendario per la difesa della vite 2011 indicando i principi attivi da utilizzare durante le varie fasi di crescita della vite ?
    grazie ciao Roberto
    I trattamenti si fanno secondo bisogno (temperature, piogge, condizioni varie, ecc)...... non a calendario fisso!

    Lorenzo

    Lascia un commento:


  • teone
    ha risposto
    ciao pierrpes
    puoi postare sul forum un calendario per la difesa della vite 2011 indicando i principi attivi da utilizzare durante le varie fasi di crescita della vite ?
    grazie ciao Roberto

    Lascia un commento:


  • pierrpes
    ha risposto
    Con il decreto del ministero della salute del novembre scorso,fino al 30 /09/2011 è vietata l'immissione in commercio e l'impiego di prodotti fitosanitari contenenti il principio attivo Glufosinate ammonio (Basta),quindi quest'anno non è possibile diserbare o spollonare le viti con questo principio attivo,a meno che un ulteriore decreto ne consenta l'uso...nella riclassificazione è stato inserito con frase di rischio R60 e R 63
    Questo principio attivo era inserito nei vari disciplinari di produzione....attualmente è ancora consentito l'uso negli altri stati membri dell' Ue.
    Ciao Roberto.

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  • muflix
    ha risposto
    Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
    Se era la cocciniglia quest'estate avresti dovuto vedere in queste piante una copiosa melata e poi come conseguenza della melata uno sviluppo di funghi che producono fumaggine su foglie e grappoli,inoltre avresti dovuto vedere un intenso traffico di formiche perché si nutrono di melata,e portano questa sostanza nei formicai. Le formiche poi per salvaguardare la produzione di melata,loro cibo, possono trasportare e proteggere le cocciniglie(così come gli altri produttori di melata, Afidi,Aleurodidi,ecc,),disturbando l'azione dei predatori.

    Per le cocciniglie durante la stagione vegetativa bisogna intervenire nello stadio di neanide perché non hanno ancora lo scudetto protettivo,e quindi sono vulnerabili all'azione degli insetticidi,di solito questa fase avviene fine maggio-inizi luglio a seconda degli ambienti e della specie di cocciniglia,occorre effettuare un paio di trattamenti distanziati di 10-15 giorni l'uno dall'altro perché la ovideposizione dura una ventina di giorni....di solito il trattamento contro la II generazione della Tignola controlla anche le cocciniglie


    Insetticidi: Imidacloprid, Lambda-Cyhalothrin (autorizzato anche in agricoltura biologica),Cypermethrin,Chlorpyrifos-Methyl,ecc.


    I sintomi che hai descritto mi fanno escludere l'oidio come possibile causa,sembra invece molto più probabile il legno nero, i grappoli sono rimasti verdi,i tralci non hanno lignificato e come conseguenza durante l'inverno necrotizzano e anneriscono...



    P.S. Le cicaline l'ho interpretato come un errore di battitura della parola cocciniglia.


    Ciao Roberto.
    Grazie Roberto,

    Da come hai descritto tu i sintomi è proprio cocciniglia.
    Quindi intervengo a Febbraio con uno dei 2 prodotti indicati da te nella tua prima risposta.

    Grazie mille per tutto.

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  • pierrpes
    ha risposto
    Se era la cocciniglia quest'estate avresti dovuto vedere in queste piante una copiosa melata e poi come conseguenza della melata uno sviluppo di funghi che producono fumaggine su foglie e grappoli,inoltre avresti dovuto vedere un intenso traffico di formiche perché si nutrono di melata,e portano questa sostanza nei formicai. Le formiche poi per salvaguardare la produzione di melata,loro cibo, possono trasportare e proteggere le cocciniglie(così come gli altri produttori di melata, Afidi,Aleurodidi,ecc,),disturbando l'azione dei predatori.

    Per le cocciniglie durante la stagione vegetativa bisogna intervenire nello stadio di neanide perché non hanno ancora lo scudetto protettivo,e quindi sono vulnerabili all'azione degli insetticidi,di solito questa fase avviene fine maggio-inizi luglio a seconda degli ambienti e della specie di cocciniglia,occorre effettuare un paio di trattamenti distanziati di 10-15 giorni l'uno dall'altro perché la ovideposizione dura una ventina di giorni....di solito il trattamento contro la II generazione della Tignola controlla anche le cocciniglie


    Insetticidi: Imidacloprid, Lambda-Cyhalothrin (autorizzato anche in agricoltura biologica),Cypermethrin,Chlorpyrifos-Methyl,ecc.


    I sintomi che hai descritto mi fanno escludere l'oidio come possibile causa,sembra invece molto più probabile il legno nero, i grappoli sono rimasti verdi,i tralci non hanno lignificato e come conseguenza durante l'inverno necrotizzano e anneriscono...



    P.S. Le cicaline l'ho interpretato come un errore di battitura della parola cocciniglia.


    Ciao Roberto.

    Lascia un commento:


  • muflix
    ha risposto
    Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
    Ciao Muflix, buon anno anche a te,
    non credo che la causa dei tralci neri sia dovuta alle cocciniglie,l'eventuale presenza delle cocciniglie la puoi accertare eliminando con una spazzola il ritidoma della corteccia,perché varie specie di cocciniglie trascorrono l'inverno riparandosi sotto il ritidoma.
    Potrebbe essere stata causata dal legno nero,che viene detto così appunto perché i tralci meno lignificati tendono ad annerire d'inverno;
    oppure la conseguenza di un attacco d'oidio che ha colpito i tralci, che si manifesta con ampie macchie necrotiche,evidenti anche quando il tralcio lignifica;
    anche la botritis sverna sui tralci con maculatura nerastra,ma non penso sia il tuo caso.


    Se accerti la presenza di cocciniglia non devi assolutamente fare olio minerale insieme allo zolfo perché non sono compatibili,deve trascorrere un certo periodo(10-15 giorni almeno) tra un trattamento a base di olio e lo zolfo(anche il polisolfuro).
    Per combattere la cocciniglia puoi usare l'olio bianco(2,5kg/ha) prima dell'ingrossamento delle gemme,oppure il polisolfuro di calcio ad inizio ingrossamento gemme, che oltre a combattere le cocciniglie controlla bene anche l'oidio, con dose di 20-25 kg/ha messe in 75-80 litri d'acqua(la somma da 100)
    l'azione anticoccidica è dovuta all'azione caustica del polisolfuro che demolisce lo scudo protettivo rendendo vulnerabile l'insetto. Non compatibile con il rame,occorrono almeno 10-15 giorni di distanza per distribuire rame dopo il polisolfuro.
    Entrambi i prodotti possono essere impiegati in agricoltura biologica.


    Ciao Roberto.
    Grazie Roberto,

    Gentilissimo come sempre.
    Ora cerco di spiegare perchè secondo me il problema è causato dalla cicalina. La scorsa estate l'uva in queste piante non ha maturato e il tronco principale sembrava bagnato/umido, e dalle nostre parti dicono che questi sintomi sono della cicalina. Poi le stesse piante che avevano quei sintomi ora hanno i tralci vicino ai grappoli (e alcune non solo vicino ai grappoli), che abbiamo lasciato sulla pianta, di colore più scuro; come se il liquido che emanavano in estate si fosse seccato.
    Può essere cocciniglia oppure è qualcos'altro?
    Ti posto qualche foto se hai bisogno.

    P.S. se volessi usare qualche farmaco convenzionale cosa mi consiglieresti?

    Grazie mille.

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  • bieler
    ha risposto
    Grazie Roberto.
    Ho stampato la tua risposta e con questa andrò al consorzio agrario in zona sperando di trovare qualche prodotto di quelli che hai elencato. Questa non è proprio una zona viticola...
    Ciao.

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  • pierrpes
    ha risposto
    Originalmente inviato da bieler Visualizza messaggio
    Davvero pierr ?? Ma vogliono proprio impedire agli hobbisti come me di coltivare un piccolo vigneto-frutteto! O, meglio, cercano di ragranellare quattrini ovunque possono . Si, perchè il famigerato "patentino" l'avevo ottenuto una decina di anni fa, dopo un ridicolo corso ed un altrettanto ridicolo esame. Poi non l'ho più rinnovato perchè il costo del rinnovo superava quasi il valore dei miei prodotti.
    Comunque, "dura lex sed lex", cosa c'è sul mercato in sostituzione del mancozeb, liberamente acquistabile?
    Grazie e...buon 2011.
    Ciao.
    Ciao e un buon 2011 anche a te.
    Il prodotto Mancozeb è stato riclassificato, da Xi è diventato Xn per tutti i prodotti che contengono una percentuale di Mancozeb superiore al 5%(praticamente tutti),anche quelli a due o tre vie che hanno il Mancozeb come prodotto di copertura nella miscela.Mantengono la sigla Xi,quindi acquistabili senza patentino, i prodotti che hanno una percentuale di Mancozeb dell'1%.
    In sostituzione del Mancozeb si possono usare senza patentino,almeno fino ad oggi:
    il Metiram;
    i prodotti a base di Rame;
    Cyazofamid agisce come i fungicidi Qol(analoghi delle Strobilurine),interferendo sulla catena respiratoria,ma in una posizione diversa perciò viene detto Qil e non presenta resistenza incrociata con i Qol ha un ottima affinità con le cere e resiste bene al dilavamento è indicato per trattamenti nel periodo intorno alla fioritura o appena seguenti;
    Zoxamide in miscela con rame perché quello col Mancozeb richiede il patentino, anche questo ha un'elevata affinità con le cere cuticolari con buona resistenza al dilavamento;
    il Fluopicolide attività translaminare, buona persistenza,è abbinato in miscela col Fosetyl quindi dotato di una elevata sistemia;
    Dimethomorph o da solo oppure abbinato col rame,azione citotropica-traslaminare,da utilizzare preferibilmente come preventivo anche se distribuito entro le 48 ore da un evento infettivo riesce a bloccare lo sviluppo dell'infezione,oppure quando si manifestano le macchie d'olio impedisce la sporulazione del fungo;
    Iprovalicarb in miscela col rame,oppure con il tre vie insieme al Fenamidone e al Fosetyl,da utilizzare in epoca fioritura,perché agisce bene con la vegetazione in attiva crescita;
    Fenamidone insieme col Fosetyl oppure il tre vie come sopra.
    Mandipromanid abbinato col rame,attività translaminare si può utilizzare nel periodo che va da fine fioritura fino alla pre-chiusura grappolo.
    Probabilmente ve ne sono altri che in questo momento mi sfuggono,l'importante è alternare i vari principi attivi per evitare fenomeni di resistenza, e anche scegliere il prodotto più appropriato in ogni diversa situazione climatica.

    Ciao Roberto.

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  • bieler
    ha risposto
    Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
    P.S. Dal 1 dicembre 2010 per acquistare prodotti in cui è presente il principio attivo Mancozeb, occorre essere muniti di patentino

    Ciao Roberto.
    Davvero pierr ?? Ma vogliono proprio impedire agli hobbisti come me di coltivare un piccolo vigneto-frutteto! O, meglio, cercano di ragranellare quattrini ovunque possono . Si, perchè il famigerato "patentino" l'avevo ottenuto una decina di anni fa, dopo un ridicolo corso ed un altrettanto ridicolo esame. Poi non l'ho più rinnovato perchè il costo del rinnovo superava quasi il valore dei miei prodotti.
    Comunque, "dura lex sed lex", cosa c'è sul mercato in sostituzione del mancozeb, liberamente acquistabile?
    Grazie e...buon 2011.
    Ciao.

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  • LorenzVigna
    ha risposto
    Originalmente inviato da Alle Visualizza messaggio
    Del Metalaxil che cosa mi dici?
    Per l'oidio pensavo di partire con della Spiroxamina o del Tebuconazolo
    Il metalaxil a casa mia è VIETATO. Perchè è vecchio, ormai frusto, costoso, e l'efficacia è tutta da verificare, ormai....
    Molecola superatissima, a parer mio, e nel 2008 ha fatto cilecca clamorosamente in parecchie, troppe aziende! Io l'ho abbandonato da tempo.
    Più che il mancozeb, usa il metiram! Funziona molto bene e ha meno problemi del mancozeb.

    Per l'oidio: tieni gli IBE (tebuconazolo & c) per momenti più delicati! Ottimo partire con la spiroxamina, poi batti di zolfo a manetta, e intervieni con tebuconazolo a giugno-luglio.
    Ciao!

    Lorenzo

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  • pierrpes
    ha risposto
    Ciao Muflix, buon anno anche a te,
    non credo che la causa dei tralci neri sia dovuta alle cocciniglie,l'eventuale presenza delle cocciniglie la puoi accertare eliminando con una spazzola il ritidoma della corteccia,perché varie specie di cocciniglie trascorrono l'inverno riparandosi sotto il ritidoma.
    Potrebbe essere stata causata dal legno nero,che viene detto così appunto perché i tralci meno lignificati tendono ad annerire d'inverno;
    oppure la conseguenza di un attacco d'oidio che ha colpito i tralci, che si manifesta con ampie macchie necrotiche,evidenti anche quando il tralcio lignifica;
    anche la botritis sverna sui tralci con maculatura nerastra,ma non penso sia il tuo caso.


    Se accerti la presenza di cocciniglia non devi assolutamente fare olio minerale insieme allo zolfo perché non sono compatibili,deve trascorrere un certo periodo(10-15 giorni almeno) tra un trattamento a base di olio e lo zolfo(anche il polisolfuro).
    Per combattere la cocciniglia puoi usare l'olio bianco(2,5kg/ha) prima dell'ingrossamento delle gemme,oppure il polisolfuro di calcio ad inizio ingrossamento gemme, che oltre a combattere le cocciniglie controlla bene anche l'oidio, con dose di 20-25 kg/ha messe in 75-80 litri d'acqua(la somma da 100)
    l'azione anticoccidica è dovuta all'azione caustica del polisolfuro che demolisce lo scudo protettivo rendendo vulnerabile l'insetto. Non compatibile con il rame,occorrono almeno 10-15 giorni di distanza per distribuire rame dopo il polisolfuro.
    Entrambi i prodotti possono essere impiegati in agricoltura biologica.


    Ciao Roberto.

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  • muflix
    ha risposto
    Ciao Roberto, vitality, Lorenz e chiunque voglia darmi un consiglio.
    Ho notato che ci sono parecchie viti dove il legno è diventato nero.
    Dovrebbe essere stato causato dalla cocciniglia.
    Quando consigliate di effettuare il primo trattamento contro la cocciniglia?
    Potrebbe andare bene un olio minerale insieme allo zolfo fatto tra la fine di Gennaio e metà Febbraio?
    Oppure cos'altro mi consigliate?

    Grazie mille per tutto.

    E buon anno a tutti.

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