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Fitofarmaci e trattamenti su vigneto

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  • uvabonarda
    ha risposto
    Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
    Tutte così sono le tue viti,o solo un paio in tutto il vigneto? Dalla prima foto l'impressione immediata è stata di un attacco di peronospora come succede solo nelle piante testimoni,cioè quelle che non vengono trattate per monitorare l'andamento della peronospora,in questa foto però non si vede neppure un grappolo d'uva forse perché il grappolo attaccato in epoca precoce è poi caduto. Però non è in sintonia con la tua descrizione perché solo a seguito della grandinata hai notato gli acini che diventavano marroni,in questo caso invece avresti dovuto vedere la peronospora sia su foglie che su grappolo,molto tempo prima.Sulla pagine inferiore delle foglie non mi sembra di notare alcuna muffetta biancastra,nei giorni scorsi c'erano nelle parte inferiore delle foglie malate queste muffe biancastre? Ho ricontrollato la tua foto del grappolo del messaggio inviato in precedenza e qui invece le foglie sono sane non hanno macchie di peronospora.
    Dopo la grandinata,le precipitazioni sono cessate,oppure sono continuate? Ti chiedo questo perché nelle foto seguenti mi sorgono più dubbi su di un attacco di peronospora,anzi sembrano altre le cause.
    Nella foto dove ci sono 2 grappoli d'uva si vedono sulle foglie più in alto i sintomi di un attacco di cicaline e le foglie in basso hanno i sintomi di un attacco di Botritis,come anche i grappoli danno questa impressione. Con la peronospora larvata gli acini colpiti raggrinziscono e poi cadono,non mi sembra di notare questa situazione in questi grappoli. La varietà di viti è la Bonarda come il tuo nickname fa intuire?
    Ciao Roberto.
    prima di tutto un grazie per l'aiuto. ho due varieta', la croatina e l'uva rara, proprio quest'ultima e' la maggior colpita. sono quasi tutte cosi' nel vigneto,alcune hanno ancora delle belle foglie, ma i grappoli sono quasi tutti rovinati. solamente dopo la grandinata ho notato che gli acini diventavano marroni,prima invece della grandinata c'erano degli acini che sono raggrinziti e poi diventati secchi.non ho fatto la foto della parte inferiore delle foglie, ma sono bianche a chiazze. mentre quella foto precedente vicino al grappolo malato, le foglie sono sane, ma in alto, diciamo le foglie apicali sono secche come nelle foto sucessive.
    dopo la grandinata e' piovuto molto, mentre io ero al mare, ma prima di partire ho trattato con forumr+ topas. sono stato via una settimana ma comunque gia prima avevo visto gli acini marroni e al mio ritorno il peggioramento. il problema delle cicaline le ho avute a meta' giugno, poi vedendo che le foglie iniziavano a diventare rosse ho trattato con un insetticida ( che ho in vigneto ma ora non ricordo il nome) le cicaline sono sparite, anzi le ho viste morte come polverizzate attaccate ancora alle foglie. ma non so che danno sono riuscite a fare, penso che qualche settimana le ho avute se non almeno un mese. fino alla meta' di giugno avevo un vigneto perfetto, senza nessun sintomo ne di peronospora ne di oidio ne cicaline.trattavo ogni 12 gg.con curzateM + Prosper.
    Per la botritis non ho dato nulla, anche perche' non conoscevo i sintomi e nemmeno avevo i rimedi. la croatina ancora dopo tre anni non e' andata in piena produzione, qualche grappolo qua e la ma molte piante senza grappoli e non so il perche,' mentre l'uva rara produce bene, pero' con questi problemi quest'anno mi sa che e' andato tutto a rotoli.

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  • pierrpes
    ha risposto
    Tutte così sono le tue viti,o solo un paio in tutto il vigneto? Dalla prima foto l'impressione immediata è stata di un attacco di peronospora come succede solo nelle piante testimoni,cioè quelle che non vengono trattate per monitorare l'andamento della peronospora,in questa foto però non si vede neppure un grappolo d'uva forse perché il grappolo attaccato in epoca precoce è poi caduto. Però non è in sintonia con la tua descrizione perché solo a seguito della grandinata hai notato gli acini che diventavano marroni,in questo caso invece avresti dovuto vedere la peronospora sia su foglie che su grappolo,molto tempo prima.Sulla pagine inferiore delle foglie non mi sembra di notare alcuna muffetta biancastra,nei giorni scorsi c'erano nelle parte inferiore delle foglie malate queste muffe biancastre? Ho ricontrollato la tua foto del grappolo del messaggio inviato in precedenza e qui invece le foglie sono sane non hanno macchie di peronospora.
    Dopo la grandinata,le precipitazioni sono cessate,oppure sono continuate? Ti chiedo questo perché nelle foto seguenti mi sorgono più dubbi su di un attacco di peronospora,anzi sembrano altre le cause.
    Nella foto dove ci sono 2 grappoli d'uva si vedono sulle foglie più in alto i sintomi di un attacco di cicaline e le foglie in basso hanno i sintomi di un attacco di Botritis,come anche i grappoli danno questa impressione. Con la peronospora larvata gli acini colpiti raggrinziscono e poi cadono,non mi sembra di notare questa situazione in questi grappoli. La varietà di viti è la Bonarda come il tuo nickname fa intuire?
    Ciao Roberto.

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  • uvabonarda
    ha risposto
    grazie mille, ecco altre foto:







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  • pierrpes
    ha risposto
    Dopo una grandinata è normale che gli acini colpiti diventino marroni,dalla foto non sarei propenso ad indicare un attacco di peronospora,mi sembra più Oidio e poi anche come conseguenza della grandinata e forse anche dei danni da Oidio(gli acini spaccati),la botrite mi sembra che stia iniziando la sua opera.Però questa è solo un impressione guardando una foto di un singolo grappolo,se puoi fare una foto di un paio di piante e non solo di un grappolo,si può confermare oppure invalidare una prima impressione. Cerca di togliere le foglie in basso sotto il grappolo quelle più vecchie e quelle interne all'ombra,non esporre però il grappolo alla luce diretta del sole,serve una buona ventilazione zona grappolo per evitare l'insediamento delle muffe
    Ciao Roberto.

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  • uvabonarda
    ha risposto
    Ho trattato con Forum R +Topas dopo due giorni dalla grandinata. Poi sono andato al mare 1 settimana ma gia' qualche acino stava diventando marrone. Al mio ritorno ho visto il peggioramento della situazione attacco di peronospora ma non penso che sia solo quello. ho acini che si sono aperti, altri hanno dei punti neri. ma molti sono diventati marroni, praticamente sono marciti.ecco una foto.

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  • pierrpes
    ha risposto
    Quindi se è una varietà a bacca bianca è probabile che siano i sintomi dei giallumi,quasi sicuramente Legno Nero...per questa malattia non esistono trattamenti per contrastare la diffusione,ma solo una lotta preventiva,cioè eliminare nel vigneto e nei terreni adiacenti le infestanti, specialmente ortica e convolvolo,dove sono ospitati i fitoplasmi che tramite l'insetto vettore possono essere iniettati nelle viti,questo va fatto però entro la fine d'aprile per evitare che l'insetto vettore si nutra sulle piante infestanti in cui sono presenti i fitoplasmi... il rame non cura il disseccamento del grappolo se è causato dai fitoplasmi,è efficace invece come controllo dei vari marciumi che possono attaccare il grappolo.
    Questo prodotto che hai indicato è simile alla poltiglia bordolese,quindi puoi utilizzarlo in questo periodo.
    Ciao Roberto.

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  • random3f
    ha risposto
    Ciao, innanzitutto grazie.
    Sono viti a varietà bianca. Non so cosa sono esattamente, sono nate da sole e dovrebbero essere varietà autoctone. Una è molto probabilmente Pecorino l'altra non lo so.
    Sono a 850 metri sul livello del mare, non so se è un trattamento finale, qui di solito si vendemmia molto tardi.
    Sì l'aspor ha mancozeb, a cosa serve allora? Avevo fatto erroneamente un'associazione di idee rame<=>blu.
    In realtà i due rami sono la polvere di tipo bordolese e il siaram 20wg...
    Quindi per i grappoli che si stanno rovinando devo dare il rame e basta?
    Per il giallume devo dare qualcosa di specifico?

    Grazie Mille, quando ho visto che era in queste condizioni, mi stavo disperando. Anche le piante giovanissime (interrate questa primavera) hanno il giallume.

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  • pierrpes
    ha risposto
    X GNACURI
    Se devi fare un trattamento curativo per contrastare l'oidio,devi bagnare bene i grappoli,si dice curativo ma in realtà blocca solo l'infezione,il grappolo rimasto attaccato dall'oidio non ritorna più integro,l'alone grigiastro rimarrà fino alla vendemmia. Devi solo valutare quale grado di maturazione ha raggiunto l'uva del tuo vigneto,se l'invaiatura è ormai al termine non conviene fare alcun trattamento perché l'oidio viene bloccato nel suo sviluppo dalla concentrazione zuccherina che c'è nell'acino,se invece l'invaiatura non è ancora iniziata,fai il trattamento bagnando bene il grappolo,ma anche le foglie,perché altrimenti hai un potenziale elevato d'inoculo per la prossima stagione.Il Tiovit per dare buoni risultati devi distribuirlo al massimo ogni 6-7 giorni dalla fioritura alla fase di chiusura grappolo.
    X RANDOM 3F
    Se le viti sono di una varietà bianca è il classico sintomo da giallume quindi non serve dare il rame al massimo dosaggio,se invece è una varietà scura,allora non è giallume. L'Aspor 70 blu non è a base di mancozeb al 70%? Oppure hanno cambiato principio attivo cioè rame invece di mancozeb? Se devi fare un trattamento finale usa la poltiglia bordolese che ti controlla anche i vari marciumi che attaccano il grappolo.Fai sapere se sono viti a varietà bianca o a varietà scura.
    Ciao Roberto.

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  • random3f
    ha risposto
    Salve,
    ho seguito i vostri consigli e hanno funzionato, ho innaffiato di zolfo la vite e sembra che gli sia passato... ma poi sono stato via per un po' e al ritorno ho trovato la mia piccola vigna in questo stato. Immagino debba dare un sacco di rame, al massimo dosaggio... è corretto?
    Tra l'altro, ho 2 tipi di rame:
    Aspor 70 blu
    e della polvere di tipo bordolese,
    sono equivalenti o uno è meglio dell'altro?

    Via allego le foto, che cos'ha la mia povera vigna?
    (come vedrete, la vigna è ancora bianca per l'ultima innaffiata di zolfo)
    Grazie per qualsiasi informazione... siete i migliori!
    Attached Files

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  • gnacuri
    ha risposto
    Ciao a tutti,
    ho un piccola vigna che ,per il secondo anno è impestata dall'oidio.I trattamenti a base di tiovit che ho fatto finora non stanno dando i risultati sperati,e leggendo tutto il post ho comprato ieri un flacone di TOPAS che darò alle viti con la quantità descritta per il metodo curativo.
    Già ma dove?Sulla pianta a distanza di circa un metro,visto che dovrebbe essere assorbito oppure direttamente a bagnare i grappoli malati?
    Ciao
    Marco

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  • pierrpes
    ha risposto
    Difficile capire la causa del problema da queste descrizioni. Bisognerebbe sapere l’entità della grandinata,quale prodotto hai utilizzato per fare il trattamento dopo la grandinata e quando hai trattato(il giorno stesso,qualche giorno dopo,ecc.) . Per quanto riguarda i trattamenti effettuati non si possono giudicare se giusti oppure sbagliati, mancano le date dei trattamenti, i dati delle precipitazioni in mm di pioggia e dei giorni in cui queste sono avvenute, per poter valutare se la strategia adottata è stata quella giusta … se la grandine è stata la causa e se la stessa è stata di una certa intensità,può aver danneggiato i grappoli,in modo tale da ostruire il passaggio delle sostanze nutritive agli acini e questo può spiegare il fatto che ancora adesso gli acini si stanno seccando,stesso discorso per le foglie… se invece la causa è stata la peronospora può aver danneggiato i grappoli con la forma larvata e questo può essere il motivo che i grappoli continuano a seccarsi,perché fino all’invaiatura la forma larvata può propagarsi agli acini sani del grappolo ,e questo può essere anche la causa del disseccamento e della caduta delle foglie; altra possibilità sono i giallumi della vite che possono seccare i grappoli e danneggiare le foglie… prova a fare qualche foto che può spiegare meglio quello che sta succedendo nel tuo vigneto.
    Ciao Roberto.

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  • uvabonarda
    ha risposto
    ciao a tutti, ho seri problemi su tutto il vigneto, dopo una grandinata di un mese fa molti acini si sono seccati, pensavo fosse appunto per la grandine, ma ora altri acini stanno diventando marroni, quando prima erano belli verdi. sto trattando ogni 10/12 giorni con rame + topas 10 (liquido) . e prima della fioritura con curzate m. + prosper. ho sbagliato qualcosa? grazie. ho notato che anche le foglie stanno cambiano colore, diventando secche.

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  • E355
    ha risposto
    Ciao Roberto.
    In effetti potrebbero essere successe entambe le cose, qualche sporadica macchia sulle foglie in effetti c'era, ma quel trattamento l'ho effettuato con idrossido in miscela con ossicloruro tetramico, e su alcuni grappoli si notano singoli acini secchi.
    In quanto alla potatura è stata effettuata già per il massimo della lunghezza possibile, e nonostante ciò la vegetazione si è presentata comunque abbondante, e quindi in post allegagione ho effettuato il taglio dei tralci come mi avevi consigliato.
    Ti ringrazio per i consigli.
    Ciao Erasmo

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  • pierrpes
    ha risposto
    Se fosse stata peronospora avresti dovuto vedere le caratteristiche macchie d’olio sulle foglie,a meno che hai una varietà tipo il Merlot che viene attaccata soprattutto sui grappoli talvolta senza manifestare i sintomi sulle foglie … possibile quindi una fitotossicità da rame,però anche in questo caso qualche ustione sulle foglie l’avresti dovuta vedere. In fioritura il formulato di rame che da meno problemi di fitotossicità è l’ossicloruro di rame e calcio(triramico),mentre è sconsigliato l’impiego degli idrossidi,che sono i più fitotossici tra i prodotti a base di rame nel periodo della fioritura. L’effetto fitotossico è accentuato quando si fa il trattamento con vegetazione bagnata e temperature basse,perché si ha una rapida liberazione dello ione rame che è la forma attiva del rame nei confronti della peronospora e degli altri patogeni,ma espone la vegetazione e soprattutto il fiore e il polline, all’azione tossica del rame liberato in eccesso. Poi uno sviluppo vegetativo accentuato porta sempre ad avere la vegetazione interna più bagnata dopo le piogge,quindi con un rischio maggiore durante la fioritura .... terminata la fioritura il rischio tossicità da rame è quasi nullo. L’intervento che farei per ridurre l’eccesso vegetativo del tuo vigneto è di aumentare la produzione per ceppo aumentando il carico di gemme,quindi in sintesi farei una potatura più lunga,i grappoli hanno un effetto deprimente sulla crescita dell’apparato fogliare,puoi sempre intervenire in caso di un eccesso di produzione col diradamento dei grappoli.
    Ciao Roberto.

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  • E355
    ha risposto
    In un vigneto ipervegetativo quest'anno ho effettuato trattamenti solo con rame al fine di contenerne la crescita, e non ho usato fosetyl e fosfiti, che avrebbero influito sulla crescita dell'acino.<br/>
    Nel mese di giugno, quantunque la fase di fioritura non fosse del tutto completata, ho dovuto necessariamente eseguire un trattamento con rame, successivamente ho riscontrato diversi grappoli totalmente o parzialmente secchi.<br/>
    Al momento ho imputato la cosa ad un parziale attacco di peronospera, adesso non ne sono del tutto convinto, perchè ritengo che forse sia dovuto all'effetto del rame sui grappoli ancora in fiore.<br/>
    Al ripetersi di una eventualità simile (trattare in fioritura) devo necessariamente far uso dell'R6 Albis o ho altre alternative?<br/>
    Oppure conviene trattare col rame e decimare così i grappoli ritardatari?<br/>

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  • Alle
    ha risposto
    Fatto oggi l'ultimo trattamento con Rider HiTech+zolfo, il Malbo Gentile è al 50% dell'invaiatura, il lambrusco Grasparossa è all'inizio.
    Previsione di una produzione abbondante e di qualità.

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  • cincinnato
    ha risposto
    Grazie della sollecitudine e per la tua proverbiale chiarezza, Roberto.
    Ciao Gaetano

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  • pierrpes
    ha risposto
    Ormai con l'invaiatura quasi terminata, se non piove non serve più trattare contro la Peronospora e l'Oidio,perché il grappolo dall'invaiatura in avanti non è più attaccabile da questi patogeni..In linea teorica è ancora possibile fare un trattamento in caso di eventi piovosi ravvicinati con temperature contenute ed elevata umidità notturna, per difendere il grappolo dai vari marciumi che in queste condizioni trovano l'ambiente ideale per svilupparsi.
    Ciao Roberto.

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  • cincinnato
    ha risposto
    Una domanda :
    Uva e foglie sanissime. Invaiatura Sangiovese 95%, Merlot 75%, Cabernet S. 55%.
    Dopo l’allegagione ho fatto solo trattamenti con zolfo ramato ventilato. Dopo una pioggia pesante del 20.07 scorso ho trattato con ossicloruro e zolfo bagnabile. Oggi, ho ritrattato allo stesso modo per via di una pioggia torrenziale di ieri.
    Quest’anno e’ straordinario visto che negli scorsi quattro anni da meta’ giugno a meta’ settembre non ha mai fatto una – dico una – goccia di pioggia.
    Se il tempo, come sembra, si rimettera’ al bello, e’ azzardato considerare quello di oggi come l’ultimo trattamento della stagione ?
    Grazie ed un saluto a tutti i forumari ...

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  • FIAT 27C DIESEL
    ha risposto
    Ieri settimo ed ultimo trattamento con ossicloruro di rame e zolfo, il sangiovese è in piena invaiatura, alcune viti hanno tutti i grappoli colorati addirittura...
    Ultima modifica di LorenzVigna; 31/07/2011, 13:51. Motivo: Per parlare di concimi, usare la discussione dedicata. Grazie!

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  • LUPO 70-65
    ha risposto
    Trattamento

    Buonasera Roberto.

    Vado per ordine. Su lo chardonnay, è stato il tecnico della cantina a non farmi fare più nessun trattamento , causa la sua avanzata maturazione (nei prossimi giorni vi farò sapere il grado babo )e visto che c’è abbastanza zolfo in polvere ,non era il caso di metterci pure il rame come residuo.Per le altre varietà ho deciso di trattare prima di eventuali piogge , visto la presenza di bolle, (che comunque stanno già seccando forse ho azzardato troppo), e considerando che le temperature si sono abbassate di molto , sono passati 16 giorni dall’ ultimo trattamento ,pericolo oidio ancora presente sulle varietà tardive, penso di aver fatto la cosa giusta , domani faccio gli ultimi 5 ettari.Poi alla fine vedrai che non piove , come è successo spesso quest’ anno.Quella dell ‘ invaiatura sulle bacche bianche era solo una mia curiosità.Grazie mille per la puntualità nelle risposte .
    p.s.
    mi domandavo se poteva interessare , inserire la mia tabella dei trattamenti,con data ,prodotto e quantitativo,anche per capire se ho sbagliato

    Lascia un commento:


  • pierrpes
    ha risposto
    Perché non fai il trattamento allo Chardonnay,non ci stai più dentro coi tempi di carenza del rame? Ho letto solo ora il messaggio quindi probabilmente è inutile,se le previsioni mettono pioggia i prossimi giorni,a parte lo Chardonnay che farei subito se si rimane nei tempi di carenza,aspetterei dopo le piogge per fare il trattamento finale per le altre varietà,altrimenti se capita un temporale di una certa intensità ti dilava il prodotto e poi sei costretto a ripeterlo. Per quale motivo vuoi sapere come valutare il momento dell’invaiatura? Gli acini da verde intenso poco prima dell’invaiatura diventano più chiari e lucidi,poi mentre gli acini a bacca rossa anneriscono,quelli a bacca bianca diventano gialli.

    Ciao Roberto.

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  • LUPO 70-65
    ha risposto
    invaiatura

    Buonasera a tutti. L'invaiatura è iniziata anche sulle varietà tardive: montepulciano, cabernet, ecc.. Per le varietà a bacca rossa ci si regola con l'annerimento degli acini; per quelle a bacca bianca, oltre all'ingrossamento degli acini e al loro cambiamento di colore, esiste un altro metodo di valutazione per capire qual è il momento di inizio dell'invaiatura? Sabato scorso ho fatto l'impolverazione sulle varietà tardive e tra domani e dopodomani pensavo di fare il trattamento col rame conclusivo anche in previsione di eventuali piogge su tutte le varietà meno che sullo chardonnay: cosa ne pensate? A presto

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  • pierrpes
    ha risposto
    Originalmente inviato da guardian72 Visualizza messaggio
    Dopo due settimane dal trattamento con vertimec, i riultato è che le nuove foglie sono sane.
    Grazie per i vostri preziosi consigli.
    P.S. l' anno prossimo come mi devo comportare?
    quando devo fare il trattamento?
    Di nuovo grazie a tutti in particolar modo a Pierrpes e Vitality
    Se il germogliamento è stentato controlla che la causa non siano i tripidi in questo caso intervieni subito contro i tripidi all'epoca del germogliamento;altrimenti intervieni solo nel momento che compaiono i sintomi fogliari e sulla pagina inferiore delle foglie vedi la presenza.dei Tripidi.
    Ciao Roberto.

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  • guardian72
    ha risposto
    Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
    Ciao,basta trattare una volta,bagna bene la vegetazione e fai il trattamento nelle ore più fresche del giorno...quando la vegetazione si è asciugata dopo il trattamento il prodotto non viene più dilavato dalle piogge;controlla i parassiti fino ad un mese dopo la sua distribuzione;i depositi che rimangono sulla superficie fogliare dopo il trattamento vengono degradati immediatamente dalla luce solare,in questo modo non crea problemi agli insetti utili anche subito dopo l'applicazione...dopo qualche giorno vedi le foglie che ritornano a svilupparsi normalmente,in contrasto con la parte del germoglio che si è sviluppato prima del trattamento,controlla tra l'altro anche la tignoletta dell'uva.
    Ciao Roberto.
    Dopo due settimane dal trattamento con vertimec, i riultato è che le nuove foglie sono sane.
    Grazie per i vostri preziosi consigli.
    P.S. l' anno prossimo come mi devo comportare?
    quando devo fare il trattamento?
    Di nuovo grazie a tutti in particolar modo a Pierrpes e Vitality

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  • pierrpes
    ha risposto
    Fai l'ultima solforata per le varietà tardive,poi ad invaiatura completata fai l'ultimo trattamento col rame(anche se non piove) nelle vigne in produzione, in funzione anti marciumi non solo botritis;in quelle nuove fai una solforazione contro l'oidio,il rame distribuiscilo dopo una pioggia di una certa intensità,oppure dopo un paio di piogge di intensità medio-bassa.
    Ciao Roberto.

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  • LUPO 70-65
    ha risposto
    invaiatura

    Buongiorno

    Confermo l’inizio dell’invaiatura anche sul merlot, sul sangiovese addirittura quasi mezzo grappolo è già nero. Dunque la battaglia all’idio è quasi vinta. Resta aperta invece quella per il Montepulciano, per la passerina, per la malvasia, per il cabernet, cioè quelle varietà a maturazione tardiva. Su queste, se le temperature, come dicono, si dovessero abbassare senza pioggia, è il caso di rifare un’impolverazione ed aspettare le piogge per il trattamento conclusivo col rame? Oggi 35 gradi

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  • pierrpes
    ha risposto
    Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
    Ha detto che non ha effettuato alcun trattamento....

    Lorenzo
    Si nel vigneto nuovo,ho fatto un discorso più in generale perché ricordo che aveva chiesto verso fine maggio se sbagliava a non fare trattamenti contro la peronospora vista la mancanza di piogge,il riscontro l'ha avuto dal suo stesso vigneto non trattato... Questo naturalmente è possibile solo nelle zone come la sua dove le precipitazioni sono state scarse,in caso di pioggia/e è bene non trascurare la difesa,perché poi è difficile da eliminare la peronospora una volta che si è insediata. Con temperature sui 35-36 gradi,come ha riferito nel suo messaggio, sia la peronospora che l'oidio sono bloccate nel loro sviluppo.
    Ciao Roberto,

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  • LUPO 70-65
    ha risposto
    vigneto nuovo

    Originalmente inviato da LorenzVigna Visualizza messaggio
    Ha detto che non ha effettuato alcun trattamento....

    Lorenzo
    Buongiorno ,Lorenzo.Si ho detto di non aver effettuato nessun trattamento, riferito chiaramente al vigneto nuovo. Quelli a cui si riferisce Roberto ,sono i vigneti in produzione.Grazie a tutti e due per i consigli.Oggi caldo super, alle 11 il termometro segnava 36 gradi e se non mi si è offuscata la vista ,primi acini neri sul sangiovese.A presto

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  • LorenzVigna
    ha risposto
    Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
    X LUPO 70-65
    Non è fortuna, è solo che quest'annata non è stata favorevole alla peronospora,se non ricordo male tutto il mese di maggio hai effettuato trattamenti in polvere perché non pioveva,senza pioggia non ci sono infezioni,e piogge saltuarie come mi sembra che in giugno si siano verificate nella tua zona non hanno prodotto infezioni.
    Ha detto che non ha effettuato alcun trattamento....

    Lorenzo

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