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Fitofarmaci e trattamenti su vigneto

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  • stefano 67
    ha risposto
    Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
    L'oidio puoi trattarlo fino a settembre-inizi ottobre,,se non ho capito male è un nuovo impianto quindi non c'è l'uva,se c'è l'uva devi trattare fino all'invaiatura poi l'oidio non attacca più il grappolo,senza produzione ti conviene continuare il trattamento per mantenere le foglie pulite dall'oidio,in questo modo limiti lo sviluppo dell'oidio il prossimo anno.
    Per il trattamento con rame puoi usare sia l'idrossido,che l'ossicloruro,riduci così il quantitativo di rame metallo,non c'è bisogno di trattare tutte le settimane ma solo dopo le piogge ...fai il trattamento con la sola poltiglia fine settembre-inizi ottobre come trattamento finale.
    Ciao Roberto.
    Grazie ancora, molto gentile,
    Stefano

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  • pierrpes
    ha risposto
    Originalmente inviato da stefano 67 Visualizza messaggio
    Ok, domani vedrò per le le compatibilità, di solito per l'oidio fino a quando si tratta?
    Ciao e Grazie per le informazioni
    Stefano
    L'oidio puoi trattarlo fino a settembre-inizi ottobre,,se non ho capito male è un nuovo impianto quindi non c'è l'uva,se c'è l'uva devi trattare fino all'invaiatura poi l'oidio non attacca più il grappolo,senza produzione ti conviene continuare il trattamento per mantenere le foglie pulite dall'oidio,in questo modo limiti lo sviluppo dell'oidio il prossimo anno.
    Per il trattamento con rame puoi usare sia l'idrossido,che l'ossicloruro,riduci così il quantitativo di rame metallo,non c'è bisogno di trattare tutte le settimane ma solo dopo le piogge ...fai il trattamento con la sola poltiglia fine settembre-inizi ottobre come trattamento finale.
    Ciao Roberto.

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  • stefano 67
    ha risposto
    Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
    X Stefano 67
    Se usi la poltiglia bordolese quella industriale controlla che non abbia come indicazione la non miscibilità con lo zolfo,altrimenti puoi usare un idrossido oppure un ossicloruro di rame,che di regola sono miscibili,bagna durante il trattamento specialmente la giovane vegetazione perché ormai la peronospora attacca in maniera particolare solo i giovani germogli.
    Ok, domani vedrò per le le compatibilità, di solito per l'oidio fino a quando si tratta?
    Ciao e Grazie per le informazioni
    Stefano

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  • pierrpes
    ha risposto
    X Stefano 67
    Se usi la poltiglia bordolese quella industriale controlla che non abbia come indicazione la non miscibilità con lo zolfo,altrimenti puoi usare un idrossido oppure un ossicloruro di rame,che di regola sono miscibili,bagna durante il trattamento specialmente la giovane vegetazione perché ormai la peronospora attacca in maniera particolare solo i giovani germogli.
    X LUPO 70-65
    Non è fortuna, è solo che quest'annata non è stata favorevole alla peronospora,se non ricordo male tutto il mese di maggio hai effettuato trattamenti in polvere perché non pioveva,senza pioggia non ci sono infezioni,e piogge saltuarie come mi sembra che in giugno si siano verificate nella tua zona non hanno prodotto infezioni. Adesso puoi effettuare un trattamento in polvere per l'oidio,il rame lo utilizzi dopo una pioggia, entro i 2-3 giorni seguenti, per salvaguardare la giovane vegetazione.Questo però se negli ultimi giorni non sono avvenute precipitazioni di una certa entità,in questo caso è meglio trattare subito con rame,l'idrossido va bene,per mantenere sana la vegetazione.
    Ciao Roberto.

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  • stefano 67
    ha risposto
    Ciao ragazzi, chiedo ancora un aiuto;
    Le barbatelle che ho messo quest'anno sono molto belle e sopratutto sane, alcune hanno sviluppato tralci fino a 2 mt di lunghezza, fin'ora ho trattato con forum e zolfo bagnabile, ora la mia domanda è questa, nel proseguo della stagione posso iniziare a trattare solo con la poltiglia bordolese, e per l'oidio come faccio, tratto ancora? E se devo trattare, lo zolfo non è miscibile con la poltiglia giusto, come mi comporto?
    Ciao e grazie a che mi vorrà rispondere,
    Stefano

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  • LUPO 70-65
    ha risposto
    vigneto nuovo

    Buongiorno, Lorenzo.Due domande, sempre riguardo il vigneto nuovo.Una,aspetto che le previsioni mettano pioggia per fare il primo trattamento oppure è meglio cominciare subito .Due ,il rame è meglio sotto forma di poltiglia oppure idrossido può andar bene lo stesso.Ultimo ,e qui permettimi il dubbio,se fin qui non ci sono state infezioni ,tu dici che è solo fortuna?

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  • grupel
    ha risposto
    Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
    Verderame intendi la poltiglia bordolese fatta artigianalmente? Non mi risulta che il Flint abbia controindicazioni con prodotti alcalini,quindi puoi miscelarlo,per maggiore sicurezza la preparazione mantienila neutra.
    .
    Ciao Roberto.
    ciao, intendo il solfato di rame che miscelo con la calce.grazie
    ciao

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  • Vitality
    ha risposto
    Originalmente inviato da grillo131 Visualizza messaggio
    Ciao a tutti, nei tratamenti qualcuno usa ancora zolfo in questo periodo? oppure tutti passati a prodotti come il flint?
    Se non hai avuto nessun problema di oidio puoi sospendere gli interventi antioidici ad inizio invaiatura.

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  • grillo131
    ha risposto
    Ciao a tutti, nei tratamenti qualcuno usa ancora zolfo in questo periodo? oppure tutti passati a prodotti come il flint?

    Lascia un commento:


  • LorenzVigna
    ha risposto
    Originalmente inviato da LUPO 70-65 Visualizza messaggio
    Buongiorno a tutti. Oggi caldo africano,finalmente.Nel vigneto nuovo impiantato a marzo 2010 , con Pecorino (uva bianca) porta innesto SO4, clone standard,ripotato a 2-3 gemme ,come spesso consigliato da voi esperti, ho avuto una cacciata strepitosa (peccato che non sò inserire le foto) e un pò per pigrizia un pò per rispamiare tempo e soldi , non ho fatto nessun trattamento.Ebbene ,non esiste traccia ne di peronospera ne di idio sui pochi grappoli.Esiste una spiegazione tecnica o è stata solo fortuna (annata favorevole).A presto.
    Decisamente fortuna....
    Fossi in te tratterei da ora fino a fine settembre con rame: il rame aiuta la lignificazione e in questo modo preservi la buttata da una perdita anticipata delle foglie. La pianta lavorerà fino all'ultimo e l'anno prossimo ti godrai al meglio l'imminente produzione.
    Aggiungi anche lo zolfo: l'oidio, svernando all'interno delle gemme, è molto più subdolo della peronospora e potrebbe causarti problemi in futuro.

    Lorenzo

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  • LUPO 70-65
    ha risposto
    vigneto nuovo

    Buongiorno a tutti. Oggi caldo africano,finalmente.Nel vigneto nuovo impiantato a marzo 2010 , con Pecorino (uva bianca) porta innesto SO4, clone standard,ripotato a 2-3 gemme ,come spesso consigliato da voi esperti, ho avuto una cacciata strepitosa (peccato che non sò inserire le foto) e un pò per pigrizia un pò per rispamiare tempo e soldi , non ho fatto nessun trattamento.Ebbene ,non esiste traccia ne di peronospera ne di idio sui pochi grappoli.Esiste una spiegazione tecnica o è stata solo fortuna (annata favorevole).A presto.

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  • pierrpes
    ha risposto
    Originalmente inviato da maddylor Visualizza messaggio
    ... grazie

    Quindi, non vi è differenza per l'utilizzo di RAME METALLO o OSSICLORURO DI RAME? bisogna controllare solo i quantitativi da utilizzare
    Mi sbaglio?
    Grazie, Lorenzo
    Ossicloruro di rame al 20% ,dose usata 3kg/ha ,rame metallo utilizzato 600gr/ha; Ossicloruro di rame 40%, dose usata2kg/ha,rame metallo utilizzato 800gr/ha.
    Il rame metallo indica il quantitativo di rame utilizzato in ogni trattamento,l’ossicloruro è una delle formulazioni utilizzate per rendere disponibile il rame metallo e a seconda del procedimento adottato può essere più o meno prontamente efficace(l’ossicloruro di rame e calcio è più prontamente attivo,ma meno persistente dell’ossicloruro tetraramico), altre formulazioni del rame metallo si hanno sotto forma di idrossido,di solfato e di ossido.
    Ciao Roberto.

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  • maddylor
    ha risposto
    ... grazie

    Quindi, non vi è differenza per l'utilizzo di RAME METALLO o OSSICLORURO DI RAME? bisogna controllare solo i quantitativi da utilizzare
    Mi sbaglio?
    Grazie, Lorenzo

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  • LUPO 70-65
    ha risposto
    induttori

    Allora per concludere il discorso induttori,èvenuto fuori che questo agronomo (venditore di prodotti )tira fuori le cose come servono al momento.Prima aveva parlato di fosfiti di potassio, poi di rame in forma penetrante , avendo accennato al mio amico con mie parole le vostre spiegazioni .Quindi è un agronomo ad momentum, oppure ad come ti serve.Il mio amico è molto confuso e io gli ho consigliato il forum mmt alla sezione viticoltura ed enologia.A presto

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  • pierrpes
    ha risposto
    Originalmente inviato da maddylor Visualizza messaggio
    Salve, scusate l'ingoranza, ma secondo voi che differenza sostanziale passa tra RAME METALLO e RAME OSSICLORURO?
    Ovvero è consigliato l'utilizzo dell'uno o dell'altro?
    Grazie, Lorenzo
    Il rame metallo definisce quanto rame è presente in ogni formulato a base di rame,che può essere ossicloruro(ossicloruro di rame e calcio; ossicloruro tetraramico):idrossido di rame;solfato di rame;solfato di rame tribasico;ossido di rame. Ogni prodotto anche dello stesso gruppo(es. ossicloruro) può avere un diverso quantitativo di rame metallo,nel caso degli ossicloruri varia da 13al 50% di rame metallo ogni 100 grammi di prodotto. Il rame metallo è importante per calcolare il quantitativo di rame utilizzato in ogni trattamento antiperonosporico,il regolamento del biologico vieta di utilizzare durante la stagione più di 6 kg/ha di rame metallo,o meglio ancora,bisogna rimanere entro la soglia dei 30 kg/ha nell’arco di 5 anni.
    Ciao Roberto.

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  • Cinghiale
    ha risposto
    Il principio attivo che cura la Peronospora Vitis è lo ione Rame bivalente Cu++; per Rame metallo s'intende l'elemento chimico Cu, elettricamente neutro, mentre l'Ossicloruro è uno ione di formula Cl(OH)3 con il Cloro eptavalente, che, combinandosi con il Rame, fornisce il sale di formula Cu2Cl(OH)3, con due ioni cuprici ed uno ione Ossicloruro per ogni unità di formula, che può anche essere dimera, come nella varietà tetraramica.

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  • maddylor
    ha risposto
    Rame metallo oppure rame ossicloruro

    Salve, scusate l'ingoranza, ma secondo voi che differenza sostanziale passa tra RAME METALLO e RAME OSSICLORURO?
    Ovvero è consigliato l'utilizzo dell'uno o dell'altro?
    Grazie, Lorenzo

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  • pierrpes
    ha risposto
    Per quanto riguarda il biologico,prodotti come i Fosfiti,il Fosetyl-Al,e biostimolanti come il Kendal,non sono ammessi,del Kendal è consentito solo il Kendal TE considerato concime fogliare anche se ha nei suoi componenti il rame sotto forma di ossicloruro, quindi escludendo questi prodotti probabilmente l’agronomo si riferiva al cosiddetto rame in forma penetrante,che si sta sperimentando per poter diminuire il quantitativo di rame metallo ad ettaro. Sono prodotti a basso contenuto di rame che sono in grado di penetrare all’interno della vegetazione,in questo modo sfuggono al dilavamento con un aumento dell’attività contro la peronospora,però finora hanno spesso causato una fitotossicità abbastanza elevata,che viene accentuata in caso di vegetazione umida e temperature basse. Il prodotto che attualmente sembra più interessante è il Gluconato di rame per adesso è registrato come concime fogliare,basso contenuto di rame,fitotossicità assente,oltre ad essere trasportato all’interno dei tessuti fogliari,quindi funziona come i prodotti di sintesi penetranti che sfuggono al dilavamento,aggiunge un’azione che migliora la resistenza della pianta verso i patogeni. Bisogna valutare se questo prodotto in periodi di forte pressione della malattia riesce a contrastare efficacemente la peronospora …comunque per tornare alla tua domanda i 20 giorni sono possibili quando la stagione ha un andamento siccitoso per cui non c’è problema di peronospora,in questo caso qualunque prodotto anche il Propoli e l’acqua ossigenata sono efficaci,per l’oidio basta effettuare solforazioni ogni 6-7 giorni,così anche senza fare trattamenti contro la peronospora viene efficacemente controllato.
    Ciao Roberto.

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  • LUPO 70-65
    ha risposto
    Buongiorno ,Lorenzo.Ho paura che in giro ci siano molti venditori di fumo, che cercano in tutti i modi di farti credere a delle cose ,che in realtà non esistono.Ho provato in qualche modo a spiegargli il tuo concetto ,con parole mie e senza pretese, ma senza esito .Forse è anche giusto cosi , altrimenti Lorenz Vigna ,Vitality, e Pierrpes a chi spiegherebbero le loro conoscenze.Io per non sbagliare ogni 7 giorni sono in vigna con i trattamenti,con prodotti consentiti per il bio ,è massacrante ma non ho mai avuti problemi ne di idio ne di peronospera . A presto e buon lavoro .

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  • LorenzVigna
    ha risposto
    Originalmente inviato da LUPO 70-65 Visualizza messaggio
    Ad un mio amico l'agronomo parlava di questi induttori per la difesa della peronospora, prevedendo di poter allungare i trattamenti fino a 20 giorni. Non ho capito poi come farebbero per l'oidio, considerando che l'azienda è in bio
    Così a naso mi viene da pensare che l'agronomo alluda a prodotti in grado di stimolare le difese naturali della pianta contro il fungo (fitoalessine). A me non risulta che ci siano prodotti in grado di far dormire sonni tranquilli per 20 giorni filati: in compenso sia il fosetil-al, sia i fosfiti di potassio in generale hanno questo meccanismo d'azione. Sono dotati di grande sistemìa sia acropeta che basipeta (cioè vengono trasportati dalla linfa in entrambi i "sensi", per dirla poveramente) e solitamente si ritengono affidabili per 10-12 giorni a seconda dell'accumulo già avvenuto nella pianta e della pressione del fungo.
    Hanno il difetto di non proteggere il grappolo e quindi si usano sempre con un prodotto di copertura in abbinamento.
    Inoltre, la loro azione è ideale fino alla fioritura mentre diventa più blanda dall'allegagione in poi, arrivando a creare (se abusati) possibili problemi di vinificazione.

    Lorenzo

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  • LUPO 70-65
    ha risposto
    induttori

    Accidenti, Roberto, con la mia modesta preparazione non riesco proprio a capire ciò che tu invece spieghi bene. Sicuramente è errata la mia impostazione della domanda. Ci riprovo. Ad un mio amico l'agronomo parlava di questi induttori per la difesa della peronospora, prevedendo di poter allungare i trattamenti fino a 20 giorni. Non ho capito poi come farebbero per l'oidio, considerando che l'azienda è in bio.Forse siamo un po' tutti confusi in materia,per favore metti un po' di ordine alle nostre idee (mia e del mio amico) A presto.
    Ultima modifica di LorenzVigna; 05/07/2011, 06:03. Motivo: Ortografia!

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  • pierrpes
    ha risposto
    Ciao Roberto,la foto della cicalina che hai inserito mi sembra quella della cicalina verde,testa rotonda e mancanza di puntinature scure al fondo dell'addome,però non riesco ad ingrandirla quindi potrei anche sbagliarmi, mentre le colorazioni delle foglie sembrano i sintomi dei giallumi,probabile quindi in questo caso il legno nero se la foto è della cicalina verde. Lo Hyaleste è un parassita facoltativo,va sulla vite solo in maniera saltuaria,la fase giovanile la trascorre sotto terra alimentandosi dalle radici specialmente di ortica e convolvolo,le quali se sono ospiti dei fitoplasmi favoriscono la contaminazione dell'insetto quando si nutre su piante infette. Dopo un periodo di circa 30 giorni è in grado di trasmettere la malattia. Per evitare la propagazione del fitoplasma è importante quindi eliminare entro la fine d'aprile le piante infestanti,specialmente ortica e convolvolo,che vi sono attorno e dentro il vigneto,in questo modo si impedisce lo sviluppo delle fasi giovanili,non è possibile combattere lo Hyaleste con prodotti insetticidi perché non è un parassita obbligato come lo è lo Scafoideo,che vive cioè solo sulla vite.
    Non so se è questo che chiedevi,adesso rileggendo il tuo messaggio mi sembra di essere stato fuori tema completamente,se non ho capito la tua domanda puoi sempre richiedere.
    Ciao Roberto.

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  • teone
    ha risposto
    problema cicalina

    ciao Roberto è un po' che non ci sentiamo , ho un problema ormai da diversi anni che non riesco a risolvere che è quello della cicalina , è presente sul vigneto (merlot,cabernet,pinot grigio) gia' in maniera evidente , in questo momento solo alcune , poche, piante presentano danni sulle foglie (rossore ) ma col passare del tempo si estendera' , negli anni passati ho notato che solo il merlot è soggetto ad arrossamento e poi disseccamento delle foglie mentre sugli altri 2 vitigni non crea particolari danni. L'anno scorso ho fatto un trattamento con clopirifos etile ma con scarsi risultati (verso fine giugno ) Allego foto
    Ripeto in questo momento il 95% del vigneto è in ottimo stato ,
    Cosa devo fare ? trattare o aspettare e se trattare con che cosa ?
    grazie per la risposta
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  • pierrpes
    ha risposto
    Originalmente inviato da grupel Visualizza messaggio
    grazie mille della risposta, anche se un po' in ritardo(ho avuto problemi con il pc)
    il flint posso tranquillamente mescolarlo con verderame?o devo darli separati.grazie
    Verderame intendi la poltiglia bordolese fatta artigianalmente? Non mi risulta che il Flint abbia controindicazioni con prodotti alcalini,quindi puoi miscelarlo,per maggiore sicurezza la preparazione mantienila neutra.
    X LUPO 70-65
    Non ho capito a cosa ti riferisci in maniera particolare,degli induttori di resistenza ne abbiamo parlato a proposito degli induttori di origine sintetica,cioè i fosfiti di potassio e il Fosetyl-Al.
    Perché la pianta possa difendersi dai patogeni,deve riconoscere il patogeno e quindi attuare i meccanismi di difesa per fronteggiare il patogeno,la risposta può essere immediata oppure ritardata in questo caso il patogeno prende il sopravvento e quindi l'autodifesa non produce risultati .... gli induttori di resistenza hanno appunto questa funzione di stimolare i meccanismi di difesa prima che il patogeno invada i tessuti in modo da renderlo non virulento: con la sintesi delle fitoalessine,la formazione di barriere istogene,con resistenza indotta per favorire l'immunità ...
    Possono essere di origine sintetica(Fosfiti; Fosetyl-Al),biotica(Glutatione;Chitosani;Acido Salicilico;Propoli,ecc) e abiotica(es: acido Beta-Amminobutirrico),alcuni di questi sono ancora in fase di sperimentazione.
    Ciao Roberto.

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  • grupel
    ha risposto
    Originalmente inviato da pierrpes Visualizza messaggio
    X ALEGROSSETO
    X GRUPEL
    Il Flint è un ottimo prodotto ma va usato in funzione preventiva,cioè in assenza di oidio sulla vegetazione,in questo caso, cioè in presenza di oidio,non è corretto il suo utilizzo anzi è controproducente… ha anche una efficace azione secondaria antibotritica.
    Ciao Roberto.
    grazie mille della risposta, anche se un po' in ritardo(ho avuto problemi con il pc)
    il flint posso tranquillamente mescolarlo con verderame?o devo darli separati.grazie

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  • LUPO 70-65
    ha risposto
    Buonasera a tutti.Aspettando la pioggia di lunedi sera -martedi per poi fare il trattamento di chiusura col rame , visto che poi ci aspetta una fase di stabilità, domando.gli induttori di resistenza , cosa sono , e se funzionano sono convenienti

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  • pierrpes
    ha risposto
    x RANDOM 3F
    Ho letto solo ora il tuo messaggio,inizio salutandoti per la tua presenza qui sul forum ...se non sei sicuro di miscelare i due prodotti,puoi fare un trattamento usando solo lo zolfo Microthiol Disperss,usa la dose di 900-1000grammi/hl acqua,fai il trattamento nelle ore fresche della giornata per evitare fenomeni di fitotossicità che sono possibili nelle ore più calde,meglio al mattino presto così l'azione dello zolfo inizia immediatamente quando le temperature aumentano,ripeti questo trattamento dopo 3-4 giorni sempre solo zolfo, stessa dose e stessi orari di distribuzione,in questo modo dovresti riuscire a bloccare l'attacco dell'Oidio. Poi lo ripeti dopo 4-5 giorni,stesse dosi. Se non piove e non hai macchie di peronospora,puoi trattare con poltiglia bordolese dopo piogge di una certa consistenza(almeno 10-15 mm) entro i 2-3 giorni successivi alle precipitazioni .... se invece non piove più, tratta nuovamente con poltiglia bordolese quando l'uva cambia colore,specialmente la zona grappoli come protezione contro i marciumi... domani però tratta assolutamente con lo zolfo,altrimenti se la malattia avanza non riesci più a controllarla.
    Ciao Roberto.

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  • LorenzVigna
    ha risposto
    Originalmente inviato da random3f Visualizza messaggio
    Ricordo mio padre mischiava lo "zolfo bagnabile" con la polvere di tipo bordolese, ma leggendo le istruzioni del primo, c'è scritto che non è compatibile con la poltiglia di tipo bordolese. Quindi mi chiedevo, posso mischiare i due prodotti?
    .... se c'è scritto "non compatibile con poltiglia bordolese", perché domandi se si possono mischiare lo stesso? La risposta la sai già!

    Originalmente inviato da random3f Visualizza messaggio
    Fin'ora ho usato solo la polvere bordolese, ma alcuni piccoli grappoli di uva sono diventati parzialmente bianchi...
    Hai preso l'oidio, che si combatte con lo zolfo. La poltiglia bordolese si usa contro la peronospora.

    Originalmente inviato da loste75 Visualizza messaggio
    ho passato la settimana scorsa a lottare con la peronospera larvata con trattamento di zolfo ventilato,seguito da poltiglia bordolese dispers e zolfo bagnabile topas 2 giorni dopo,ma i risultati sono scarsi....
    quali altri prodotti posso usare per poter contenere il danno??mi indichereste anche il quantitativo per ettaro??
    "Lottare" contro la peronospora usando lo zolfo è perfettamente inutile.... lo zolfo è completamente inefficace contro la plasmopara viticola (alias peronospora della vite)!
    Contro la larvata non c'è nulla da fare. Ormai il danno è fatto.
    L'unica cosa che puoi fare è evitare il propagarsi dell'infezione mantenendo coperta la vegetazione con rameici.

    Lorenzo

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  • pierrpes
    ha risposto
    Originalmente inviato da loste75 Visualizza messaggio
    buon giorno a tutti!!!ho passato la settimana scorsa a lottare con la peronospera larvata con trattamento di zolfo ventilato,seguito da poltiglia bordolese dispers e zolfo bagnabile topas 2 giorni dopo,ma i risultati sono scarsi....
    quali altri prodotti posso usare per poter contenere il danno??mi indichereste anche il quantitativo per ettaro??grazie a tutti e buon lavoro
    Quando la peronospora larvata si manifesta ormai non si può fare niente,l'unica strada è la prevenzione.La peronospora larvata avviene quando il fungo penetrato negli acini tramite gli stomi,alla loro degenerazione rimane intrappolato dentro l'acino,viene così impedita l'evasione delle sue fruttificazioni ... topas e zolfo ventilato sono adatti per combattere l'oidio,ma sulla peronospora non agiscono,ripeti il trattamento con poltiglia bordolese(9-10kg/ha,oppure 900-1000gr/hl acqua),bagna solo la zona grappolo,in questo modo con 4-5 hl/ha di acqua e forse anche meno,riesci a bagnare bene la zona dei grappoli e usi meno rame metallo/ha.
    Ciao Roberto.

    Lascia un commento:


  • loste75
    ha risposto
    buon giorno a tutti!!!ho passato la settimana scorsa a lottare con la peronospera larvata con trattamento di zolfo ventilato,seguito da poltiglia bordolese dispers e zolfo bagnabile topas 2 giorni dopo,ma i risultati sono scarsi....
    quali altri prodotti posso usare per poter contenere il danno??mi indichereste anche il quantitativo per ettaro??grazie a tutti e buon lavoro
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